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A cosa serve la neurostimolazione

Negli ultimi anni l’avanzamento delle conoscenze nell’ambito delle Neuroscienze ci ha consentito di identificare i circuiti cerebrali che sono coinvolti nel determinismo di diversi disturbi neurologici e psichiatrici.

E’ opinione comune in campo scientifico che la maggior parte di questi disturbi sia causato da un disfunzionamento di determinate aree e circuiti cerebrali; pertanto sono state messe a punto delle metodiche non invasive tese a modificare il funzionamento di queste aree e circuiti cerebrali. Pertanto con il termine di neurostimolazione si intende tutte quelle metodiche che endono a modificare il funzionamento di determinati circuiti cerebrali.

Queste tecniche si distinguono in invasive che richiedono un approccio chirurgico e non invasive che ci consentono di modulare l’attivita’ cerebrale dall’esterno.

Le due tecniche non invasive più note e più studiate sono rappresentate dalla Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva(rTMS)e dalla Stimolazione Elettrica Transcranica a corrente continua(tDCS).

L’efficacia di queste due tecniche è supportata da numerosissimi lavori scientifici che ci consentono di trattare un numero rilevante di disturbi neurologici e psichiatrici.

Le indicazioni a questi trattamenti, del tutto non invasivi per il paziente,sono rappresentate da:

- In Neurologia:

Dolore,malattie neurodegenerative(Alzheimer,Parkinson,Sclerosi Multipla etc),riabilitazione motoria dopo ictus o gravi traumi cranici,acufeni,insonnia,riabilitazione cognitiva in corso di malattie neurodegenerative

- In Psichiatria:

Depressione resistente al trattamento farmacologico e nei casi in cui il paziente non tolleri i farmaci antidepressivi

Depressione post-partum e Depressione stagionale

Dipendenze da sostanze o da gioco di azzardo

Disturbo ossessivo compulsivo

Obesita’

Disturbi dello spettro autistico

Schizofrenia

Disturbo d’ansia generalizzato

Le sedute di Neurostimolazione hanno in media una durata di circa 20 minuti e si articolano in sedute giornaliere consecutive in numero variabile in base al disturbo che si va a trattare.

L’Istituto Calabrese nell’ambito della Sezione di Neuroscienze ha attivato l’Unita’ di Neurostimolazione con uno stimolatore magnetico transcranico di ultima generazione dotato di un sistema di raffreddamento della sonda che si distingue, rispetto ai vecchi ed obsoleti modelli di stimolatori, per la possibilita’ di eseguire ripetute sedute di stimolazione in assenza di rumorosita’ di fondo.

Il sistema e’ inoltre dotato di una comoda poltrona reclinabile studiata appositamente per la stimolazione magnetica che consente il corretto posizionamento della sonda ed un maggiore confort per il paziente.

Il responsabile della sezione e’ il Dott.Giovanni Caggia, neurochirurgo,che e’ stato uno dei primi in Italia ad usare queste metodiche non invasive e che ha maturato una vasta conoscenza in questo ambito scientifico.


(di Mario Maffei)